Sovrano dell'Arabia Saudita. Figlio di Abd al-Azīz Al Saud, unificatore dell'Arabia,
che in onore del suo casato si nominò Saudita, iniziò ventenne l'attività politica dopo avere
completato gli studi islamici alla Mecca. Inizialmente assistente del fratello Faisal,
allora ministro degli Esteri, nel 1953 venne nominato ministro dell'Istruzione e,
nel 1962, ministro degli Interni. Grande diplomatico, lavorò negli anni per cercare
di creare una rete di contatti con il mondo occidentale che garantissero al suo
Paese un ruolo di primo piano nello scacchiere internazionale. A questo proposito
lavorò anche per lo sviluppo militare dell'Arabia, effettuato in un momento di grave
crisi economica (dovuta al deprezzamento del greggio) e successivo alle riforme
economiche che avevano comportato gravi tagli delle sovvenzioni pubbliche. Nel 1967
venne nominato secondo vice primo ministro e nel 1975 principe ereditario e vice primo ministro.
Il 13 giugno 1982 successe al fratello, re Khalid, divenendo il quinto sovrano saudita.
Continuò negli anni la sua opera internazionale, cercando di limitare i danni diplomatici
dei conflitti nel Medio Oriente e nell'area del Golfo e cercando alleanze politico-economiche
con l'Occidente, in particolar modo con gli Stati Uniti. I rapporti con gli
USA, però, si incrinarono temporaneamente dopo gli attentati dell'11 settembre 2001
alle Torri Gemelle e al Pentagono, ai quali parteciparono cittadini sauditi
riconducibili alle fasce di estremismo islamico (primo fra tutti lo stesso cittadino saudita
Osama Bin Laden) che le scelte politico-economiche del sovrano avevano alimentato e che il re
aveva inutilmente cercato di arginare con l'introduzione di riforme politiche tra cui
la promulgazione di una legge fondamentale ispirata alla
sharia, la legge islamica. Nel
1986 il sovrano venne nominato anche custode delle due Sacre Moschee di Mecca e Medina,
carica che gli permise di effettuare una serie di lavori di ampliamento
delle infrastrutture connesse ai due luoghi più frequentati dalla spiritualità islamica.
Di salute cagionevole (nel 1995 fu costretto a ritirarsi per un anno dalla vita politica),
morì nel 2005, sostituito dal fratello Abdullah (Riyadh 1923-2005).